Se nell’era pre-covid il food delivery era considerato un trend diffuso principalmente tra i giovani e con una maggiore concentrazione nelle grandi città, oggi qualcosa è cambiato.
Il cibo da asporto e a domicilio, nell’ultimo anno, ha registrato una vera impennata; tuttora i dati sono in crescita e molto probabilmente continueranno ad aumentare.
Anche in Puglia, dove il Food Delivery ha faticato a farsi strada prima della pandemia, si è evidenziato un sostanziale incremento dell’uso di app di Food Delivery e di ordinazioni online.
In seguito ai provvedimenti approvati dal Governo, per far fronte e contenere l’emergenza sanitaria, le attività nell’ambito della ristorazione e somministrazione di alimenti hanno dovuto sospendere e in seguito limitare la propria attività ad eccezion fatta per i servizi di delivery e take away. Nel giro di pochi mesi, diversi imprenditori hanno scelto di servirsi di queste piattaforme online per avere una visibilità maggiore e continuare a lavorare, seppur a serrande abbassate. Anche i ristoratori meno digitalizzati, meno inclini all’utilizzo di tecnologie, si sono attrezzati come meglio potevano per far fronte alla situazione.
Dal lato del consumatore invece, l’ordinazione comoda, veloce e sicura è diventata un’abitudine consolidata che è entrata nel quotidiano, non solo dei giovani, ma anche di un target più maturo e nei piccoli centri abitati.
Del resto il Delivery fa parte di quella trasformazione digitale che ci si aspettava prima o poi, la pandemia ne ha solo accelerato il processo di diffusione.
Quali costi considerare?
Se, lato utente, la presenza sul mercato di più app e servizi risulta positivo poiché ha la possibilità di variare tra differenti cucine e menu, dal lato ristoratore i diversi servizi rendono la scelta più ardua. Esprimere una preferenza per un servizio, piuttosto che un altro, richiede un’analisi approfondita dei costi.
Le spese richieste variano da servizio a servizio.
Alcuni, come Glovoo e Deliveroo, propongono un “pacchetto completo” che comprende tecnologia, interfaccia web e soprattutto corrieri dedicati e la cui percentuale trattenuta dal servizio si aggira intorno al 15%.
In altri servizi, come Just Eat, che mettono a disposizione tutta la piattaforma software e hardware ma escludono il servizio di consegna, la percentuale trattenuta dal servizio, passa al 19/25%.
Questa quota può variare in funzione di una serie di fattori, come il fatturato dell’azienda ma anche l’inclusione dell’esclusività.
Al prezzo “fee” bisogna aggiungere poi la percentuale IVA del 22%. Per quanto l’importo iva sia di fatto scaricabile, incide comunque sul lordo dello scontrino.
A questi costi vanno aggiunte poi le spese variabili come i costi di attivazione (generalmente intorno ai 150 €) ed eventualmente di caparra (cifre similari), senza contare gli eventuali costi mensili derivanti dall’utilizzo di alcuni metodi di pagamento rispetto ad altri.
MENU MySelf, il Food Delivery che conviene
Oltre alle app maggiormente conosciute ai molti, i ristoratori possono fare affidamento anche su servizi che si adattano a ciascuna attività con app personalizzate di consegna a domicilio.
A differenza degli altri servizi Food Delivery, l’app MySelf del gestionale per ristoranti MENU, si presenta come il servizio che più conviene ai ristoratori perché, a parte il costo iniziale di attivazione, non richiede ulteriori spese. Il guadagno del ristoratore su ciascun ordine effettuato è assicurato al 100%.
ZERO COMMISSIONI – MySelf non comporta trattenute perché non mette a disposizione del locale i corrieri dedicati ma è il ristoratore che si avvale del proprio personale per effettuare fisicamente la consegna.
PERSONALIZZABILE – L’app, grazie all’aggiunta di moduli, si personalizza all’attività aumentando le funzionalità del programma e rendendo unica l’esperienza del cliente.
ESCLUSIVA – MySelf è dedicata interamente al locale. Gli utenti non possono confrontare menu, piatti e specialità del locale con quelli della concorrenza, dalla stessa piattaforma. Nelle altre app invece, in pochi clic, i clienti possono essere attratti da uno o dall’altro ristorante con molta facilità.
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MYSELF, IL FOOD DELIVERY CHE CONVIENE
INDIPENDENTE – L’app del gestionale Menu è indipendente da altri servizi. Ogni ristoratore utilizza e gestisce la piattaforma autonomamente, effettuando le modifiche in base alle proprie strategie. Il titolare infatti controlla e pubblica news e notifiche e può comunicare promozioni e offerte ai clienti quando più lo ritiene utile.
MySelf è disponibile sugli store Apple e Android e con la webapp accessibile direttamente da browser. Il cliente può ordinare in autonomia dal proprio smartphone e, in fase di ordinazione, può scegliere tra la consegna a domicilio o l’asporto, specificare l’orario di consegna o ritiro e pagare online con carta di credito in maniera sicura.
UTILE ANCHE PER IL SERVIZIO AL TAVOLO – L’app Menu MySelf, non è una semplice app di ordinazione online perché è funzionale anche se utilizzata all’interno del locale per:
- consumazioni in loco o da asporto, con la possibilità di pagare online
- chiamare il cameriere al proprio tavolo
- consultare il menu, scegliere le portate e visualizzare il totale
- effettuare ordini in autonomia
- gestire la comanda e inviare l’ordine
- richiedere facilmente il conto a fine pasto.
Il Food Delivery è il servizio del futuro perché se ne farà sempre più uso. Il ristoratore che oggi continua a rimandare dovrà cedere al cambiamento prima o poi. A questo punto, meglio prima che poi!